Come usare le bolle giganti per il marketing virale
Big Babol: La Gomma che Ha Gonfiato la Fantasia e il Marketing
Se sei capitato qui è perché ti sei chiesto come una semplice gomma da masticare sia riuscita a diventare un vero fenomeno culturale e di marketing virale. E no, non è magia né un trucco da prestigiatore: dietro ogni bolla grande e ogni spot coloratissimo c’è un’astuzia di comunicazione che farebbe impallidire i più esperti strateghi pubblicitari.

Dal tubo alla bolla: il primo passo verso la leggenda
La storia di Big Babol comincia nel lontano 1978, quando Perfetti (oggi Perfetti Van Melle) decise che i bambini e i giovani meritavano bolle enormi, morbide e incredibilmente divertenti. Non stiamo parlando di una gomma qualsiasi: il nome stesso, il logo Big Babol tondeggiante e colorato, e il packaging studiato nei minimi dettagli comunicano subito “qui si gioca sul serio”. È una promessa semplice, ma irresistibile, capace di far sorridere chiunque e di trasformare ogni masticazione in una piccola vittoria personale.
E se pensi che il design sia un dettaglio secondario, ti sbagli di grosso. Il marchio ha sempre puntato su grafica accattivante, colori brillanti e font morbidi, elementi che oggi sarebbero definiti strumenti di branding visivo. Tutto è calibrato per catturare lo sguardo sullo scaffale e, allo stesso tempo, restare impresso nella memoria: un piccolo capolavoro di strategia visiva. Se vuoi approfondire come il design aiuta a vendere prodotti, dai un’occhiata a questo nostro articolo su grafica 2025 e pubblicità teaser.
Mastica, mastica… e diventa un tormentone
Gli anni ’80 hanno portato con sé il celebre jingle mastichiamo mastichiamo, diventato un vero tormentone nazionale. Immagina bambini intenti a gonfiare bolle gigantesche: ogni spot era un invito alla libertà, al gioco e alla socialità. Non si trattava semplicemente di vendere una gomma, ma di vendere un’esperienza. E qui arriva il segreto del successo: creare un legame emotivo con il pubblico.
Oggi questa lezione è più che mai valida. Il marketing moderno, tra social advertising e campagne virali, deve conquistare l’attenzione in pochi secondi. Come nel caso di Big Babol, il messaggio semplice, immediato e divertente riesce a catturare lo sguardo e rimanere impresso nella memoria, proprio come una bolla gigante che scoppia con un effetto “wow”. Per approfondire l’arte di catturare l’attenzione in pochi secondi, dai un’occhiata al video.
Play Big: dalle bolle alla viralità
Il passo successivo nella strategia di marketing creativo di Big Babol è stato integrare il prodotto nel mondo digitale. La gomma da masticare non è più solo da supermercato: diventa un’esperienza condivisa, un pretesto per creare contenuti social, sfide e video virali. Il claim Play Big sintetizza perfettamente questa filosofia: invita a giocare, osare, partecipare, senza prendersi troppo sul serio.
Non è un caso se testimonial come Fabio Rovazzi e Shade siano stati scelti per portare il marchio tra i giovani e nei social network. L’obiettivo non era solo vendere gomma, ma trasformare ogni bolla in un momento di interazione, un contenuto da condividere e un’occasione di partecipazione. In altre parole, Big Babol ha imparato a parlare il linguaggio della generazione Z, dove ogni contenuto deve essere immediato, divertente e facilmente replicabile.
E se vuoi capire meglio come trasformare un contenuto in fenomeno virale, dai un’occhiata al nostro approfondimento su Mentos: comunicazione visiva e marketing virale.
Il logo Big Babol: gioia in un cerchio
Non sottovalutare mai il potere di un logo. Il logo Big Babol con caratteri tondeggianti e colori brillanti non è solo un’immagine: è un messaggio visivo che comunica allegria, leggerezza e gioco. Ogni elemento grafico del marchio lavora per creare un impatto immediato e memorabile.
Questo è un esempio lampante di come il branding visivo sia fondamentale per costruire una identità di marca forte e riconoscibile. In poche parole, un buon logo non si limita a identificare un prodotto, ma racconta una storia, evoca emozioni e crea legami con il pubblico.
Dal piccolo snack al fenomeno culturale
Le campagne di Big Babol hanno saputo evolversi con i tempi. Dalle prime pubblicità televisive agli spot digitali, ogni contenuto è pensato per emozionare, divertire e coinvolgere. Le partnership con eventi sportivi come la NBA in Italia hanno rafforzato il legame del marchio con il dinamismo, la competizione e il divertimento condiviso.
Questo dimostra quanto sia importante integrare strategia e creatività. La viralità di Big Babol non è un caso: nasce da un mix intelligente di messaggio chiaro, grafica coinvolgente e capacità di generare interazione. Ogni elemento, dalle bolle grandi al jingle, contribuisce a creare un fenomeno che va oltre il prodotto: è un vero e proprio simbolo di cultura pop. E se pensi che le bolle di Big Babol abbiano colorato un’epoca, aspetta di scoprire come un semplice lecca-lecca, con il tocco geniale di Salvador Dalí, sia diventato un’icona immortale: la storia di Chupa Chups è tutta da gustare.
Ironia, divertimento e persuasione
Una delle chiavi del successo di Big Babol è il tono leggero e scherzoso. Anche quando si parla di marketing virale, il brand non ha mai perso il sorriso: ogni campagna comunica gioia, creatività e spensieratezza. Questo approccio persuasivo, che mescola umorismo e immediatezza, è ciò che permette al marchio di restare rilevante e riconoscibile, anno dopo anno.
Se vuoi applicare gli stessi principi al tuo brand, pensa a come un messaggio divertente, chiaro e visivamente accattivante possa diventare virale. La lezione di Big Babol è semplice: fai sorridere il pubblico, coinvolgilo e offrigli qualcosa di memorabile. Ne è un esempio Paolo Palmisano con la sua affissione interattiva per Big Babol, un cartellone digitale che permette ai passanti di soffiare in un sensore e creare bolle giganti sullo schermo. Un esempio di marketing esperienziale che unisce tecnologia, gioco e coinvolgimento del pubblico, trasformando una semplice pubblicità in un’esperienza virale e memorabile. Potete vederla a questo link.

Conclusione: le bolle che continuano a gonfiare il marketing
Oggi, Big Babol non è solo una gomma da masticare: è un esempio perfetto di marketing creativo, branding visivo e viralità. Dal packaging al logo, dai jingle agli spot social, ogni elemento della strategia è pensato per emozionare, coinvolgere e restare impresso nella memoria.
La prossima volta che mastichi una bolla, ricorda che stai partecipando a un piccolo capolavoro di comunicazione visiva, marketing e creatività. Big Babol non ha solo gonfiato bolle: ha gonfiato immaginazione, sorrisi e intere generazioni di consumatori, mostrando come un prodotto semplice possa diventare un fenomeno culturale senza tempo.
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